Più che di scienza, che non può entrare tra le fedi rivelate, perché è uno strumento e non una religione, si può parlare del pensiero positivista, ovvero l'ideologia e la fede assoluta nelle risposte scientifiche, ovvero nelle teorie.
La scienza si regge sul dubbio e sulle mille domande che ogni volta si trova una risposta: non esiste una verità, scritta e affermata, che possa star dentro le nostre teste, contenente tutto l'Universo, perché i nostri encefali sono sempre da poveri primati evoluti.
Così i dubbi sulle…. verità scientifiche hanno messo in discussione la stabilità psicologica, che si ha quando si crede di sapere e di capire tutto.
Per questo motivo abbiamo il ritorno delle sette esoteriche, delle azioni irrazionali e antiscientifiche, in questa era.
La scienza deve restare fuori dalle nostre risposte esistenziali o si finisce in un assurdo e demenziale assolutismo feroce, che dà stabilità apparente, ma quando, appunto la scienza evolve, manda in crisi i suoi fedeli: così capitò per i positivisti, che odiarono a morte Albert Einstein per la sua Teoria della Relatività.
Lo definirono un deficiente perché aveva distrutto e devastato le loro certezze, nei loro micro encefali.