E’ utile a loro e anche a noi l’arrivo di centinaia di migliaia, di milioni di disperati dal Sud del mondo da noi?
Io sono convinto che sia un danno per loro, prima di tutto e poi per noi: il mondo, dal punto di vista lavorativo, non ha bisogno di manovali mal preparati e malpagati, ma di gente che sappia leggere e scrivere.
Servono persone preparate, culturalmente e anche dal punto di vista tecnico, professionale, per avere operai e tecnici, esperti in informatica, in agricoltura e in tutti i settori possibili.
E’ questo che fa la differenza e dà un futuro agli ultimi della terra, infatti la preparazione elementare, in moltissimi Paesi, fa fare un primo salto sociale, poi, a mano a mano che la preparazione cresce, pure la miseria scompare.
Diminuiscono i figli messi al mondo senza un futuro e aumenta la capacità di adattamento di costoro.
Più la scolarizzazione avviene in paesi poveri e migliore sarà il risultato sociale.