Non parlo mai dei miei ricordi, ma allora ero a scuola, nelle superiori e la notizia della strage, non c’era Internet, giunse attraverso il tam-tam di conoscenti, gruppi politici ed amici.
Uscimmo in tanti dalla scuola, vivo a 50 chilometri da Brescia, in modo incosciente e scendemmo in piazza per urlare la nostra rabbia contro i fascisti assassini: sapevamo che erano loro e conoscevamo pure i loro mandanti morali e reali.
Avrebbero potuto mettere una bomba contro di noi, ma avevamo quel vigore folle dei ragazzi di allora.
Oggi vedo tutto questo come coraggio inutile, ma noi almeno non fummo complici degli assassini …di Stato e di tutti coloro che sogghignavano soddisfatti, borbottando tra i denti: “Se la sono voluta la bomba e se la meritano.”
Gli assassini….morali di allora ci sono ancora, o meglio i…figli morali e reali occupano i posti dei padri: io non credo che nelle nostre istituzioni, oggi come allora, le coscienze siano limpide, non lo erano allora e non lo sono oggi.