“Ciò che è forma è vacuità e ciò che è vacuità è forma” secondo il buddismo, ma qui non ha significato religioso, quanto culturale, sociale e politico.
Loro insegnano a sorridere con banalità, con luoghi comuni, da mai analizzare e discutere, ad effetto, che farebbero ridere appunto le ragazzine sciocche di un tempo, le educande.
Il banale colpisce ancora, la scemenza pure e loro fanno il loro servizio, facendo passare ciò che non ha senso come se avesse senso, mai pongono o si pongono domande e recitano la parte dei servitori fedeli ai loro ….padroni ed editori, con i relativi interessi legati.