13 ago 2017

#Pensioni e #mutamenti lenti, ma sicuri - ARDUINO ROSSI

Pochi si sono accorti che la pensione chiamata Ape, ovvero Anticipo Pensionistico,  volontaria, quindi pagata da noi, apre la strada a un futuro di pensioni non più  pubbliche, ma assicurative e bancarie.

In pratica questa pensione in anticipo rispetto alla legge Fornero, non costa nulla allo Stato, ma solo al povero pensionato, che se la paga con il futuro, con una parte del suo assegno futuro da pensionato.
Coprirà  3 anni e sei mesi, al massimo e verrà  ripagato dal pensionato in 20 anni, perdendo una fetta del suo assegno, meritato e sudato.
In pratica si inizia a trasformare il sistema pensionistico da solidale tra generazione a rendita, che darà  utili certi alle banche e alle assicurazioni.
In futuro vedremo il lento mutare di tutta la struttura, per esempio, in Ape...obbligatoria per i più  anziani e in rendite generate dai contributi, tolti ai lavoratori più  giovani e trasformati in pensione da rendita e non più  da tassa imposta sulle generazioni più  giovani.
Questa metamorfosi è  necessaria, anche se forse sarà  un po' dolorosa per i più  anziani.
Prima si farà  meglio sarà  per tutti, giovani e vecchi: solo la rendita  potrà  liberare il costo del lavoro da una tassa iniqua e fuori dalla storia, come quella imposta dal sistema pensionistico  italiano.