Questa frase fu scritta sul cancello del campo di sterminio di Auschwitz, ovviamente per un sadico gusto ironico, ma in realtà, nella vita normale, il lavoro ci libera, da rischi e problemi, dal servilismo.
Il diritto al lavoro è alla base di tutti i diritti umani, possibilmente un lavoro costruttivo, non ripetitivo, che ci permette di interrarire nella realtà, non solo per un reddito onesto, ma anche per costruire qualcosa di positivo per se stessi e gli altri, per la famiglia e la comunità in cui si vive.