La Thailandia è uno degli esempi, ma anche nelle Filippine e in particolare in Cina, la pulizia etnica nei confronti dei mussulmani è in atto da anni, ma con la scusa della lotta al terrorismo tutto cambia e si amplifica.
Ogni azione contro gli islamici è quasi lecita, dimostrando che il terrorismo islamico è organizzata da cretini, ma dietro ci sono forze ostili all’islam e ai mussulmani in genere.
Queste pulizie etniche porteranno alla cacciata di intere popolazioni locali, islamiche, minoranze e non è da escludere che in altri Paesi, come l’India, tali operazioni si allargheranno.
Perché questo?
Perché gli islamici sono socialmente in basso, quasi sempre, ovvero sono i meno adatti ad integrarsi in un mondo in forte competizione: tranne i soliti sceicchi super ricchi, che sprecano in capricci spesso il patrimonio di intere nazioni, tutto il resto è quasi sempre formato da individui ai margini sociali e lavorativi di queste società.
Per questo la rivolta religiosa si confonde con quella sociale, ma il problema sta nel fatto che si vince non con i kamikaze, ma con la razionalità e la logica occidentale, tanto disprezzata da costoro, quindi chi si adatta alla scienza e agli schemi attuali, con l’avanzare di attività commerciali, produttive, anche Informatiche e di Intelligenza Artificiale, vince, mentre coloro che non hanno schemi mentali adatti a tutto questo perde.
Il fatalismo orientale e integralismo islamico sono modi di pensare totalmente inadatti alla realtà attuale, da questo la voglia di rivolte e da questo la repressione dei non adatti alle nuove realtà, anche se tutto questo prende forme etniche e religiose.
In questo caso i perdenti per eccellenza sono le minoranze islamiche, che tendono ad essere escluse legalmente, in certi paesi, in altri in modo indiretto, dalla gente, che li vede come potenziali terroristi.
Tutto questo è una conseguenza del terrorismo e della paura che provoca tra la gente, mentre il terrore islamista nasce, come risposta, dalla situazione anacronistica che questa religione, o meglio, la cultura che sta dentro e attorno a questa religione e non il messaggio coranico in se stesso, rendono difficile, se non impossibile l’integrazione nel mondo attuale, con le conseguenze che tutti vediamo.