9 set 2017

Thailandia, Myanmar, pulizia etnica o legittima difesa? - ARDUINO ROSSI

Il problema è complesso e i nostri ipocriti pennivendoli non lo sanno affrontare, per limiti culturali e di intelligenza....che non c'è.

I rohingya sono una popolazione islamica, entrata nel paese buddista e hanno occupato la parte Sud del territorio: i buddisti, per gli islamici, sono dei pagani e vengono trattati peggio della gente del libro, cristiani ed ebrei.
Quindi sono da ....eliminare e basta, o far convertire con la forza, senza neppure essere trattati da cittadini di serie B, come per i cristiani e gli ebrei.
Quindi, o gli uni o gli altri, se poi i buddisti, seguendo il modello cinese, ma anche giapponese, iniziano ad entrare nella nuova era produttiva mondiale gli islamici, nella loro grande maggioranza, ne sono esclusi, per motivi culturali.
Così  ecco che il Paese in questione ha dalla sua la logica produttiva mondiale attuale e il più  grande Paese asiatico, con il Pil più  alto al mondo, la Cina.
Pure i cinesi fanno ....pulizie etniche a casa loro, contro gli islamici, ma pochi protestano, mentre per la Thailandia c'è tanto rumore, ma non si osa neppure proporre un embargo, anche parziale, per fermare quello che di fatto è  un genocidio.
A Trump la questione non interessa, a Putin proprio il fatto  non lo riguarda, anzi...forse parteggia per i thailandesi, la protesta europea invece conta come il due di Picche, ovvero niente.
Quindi stiamo vedendo un anticipo di ciò  che capiterà in Asia, ma poi in Africa e in Europa, se non si muta politica e si fa chiarezza sui diritti e i doveri dei mussulmani: i nostri figli e nipoti vedranno i più  grandi olocausti della storia, contro i popoli islamici. 
Io intendo come diritti e doveri il rispetto delle libertà  individuali, di coscienza di tutti: se manca questo non c'è  sviluppo culturale ed umano, poi anche economico, per cui se una religione impone la fede con la forza o conquista il mondo o ne è  esclusa con la forza.
Tutti gli altri discorsi sono degni dei miserelli chiamati pennivendoli.