Io sognavo uno stimolo diverso per l’economia, ma ormai ho capito che il cuore nero, degli esseri umani, ha la prevalenza: il consumismo sfrenato, che nutre i capricci di bambini e adulti mai cresciuti era preceduto dall’istinto tribale, che favoriva le guerre tra etnie, religioni, nazioni.
Pochi sanno, che dalla caduta dell’Impero Romano, mai in Italia si sono superati 25 anni, una generazione, senza un conflitto bellico, ufficiale o come rivolta di contadini, di briganti, che poi erano soffocate ferocemente dalle forze ufficiali.
Abbiamo avuto invasioni, mercenari, lotte feudali, comunali, imperiali, tra signorie e forze straniere sul nostro suolo.
Dal 25 aprile 1945 abbiamo una pace armata, che si realizzò mutando costumi, trasformando il popolo italiano, da contadini e operai, in piccoli borghesi che consumavano caramelle ed elettrodomestici, vetture utilitarie ed erano più ignoranti dei loro nonni analfabeti, che avevano la cultura popolare, antica di 3 mila anni.
Queste capre con giacca e cravatta si bevevano, si bevono ancora, tutte le manfrine ufficiali, ma ormai di soldi per consumare ne hanno sempre meno, così …..l’uomo nuovo del Terzo Millennio dovrà difendere i suoi sacri confini, come i contadini semianalfabeti che combatterono durante la Prima Guerra Mondiale.
La guerra consuma molto bene i mezzi prodotti e stimola tutte le fasi della produzione, dell’economia, dando lavoro e sviluppo, dando ricchezza a pochi.
Così i nazionalismi stanno tornando, l’economia e lo sviluppo economico lo pretende, ma forse si potrebbe fare qualcosa di diverso: per esempio favorire la ricerca scientifica, che consuma e dà sviluppo senza distruggere.
Poi, invece di accogliere manovali da pagare poco e far lavorare in condizioni disumane, si potrebbe diffondere scuole e istruzione nel Sud del mondo, per dare sviluppo vero a loro e occasioni propizie anche per noi.
Sì, scusatemi, io sono un utopista irriducibile, da mandare in prigione, perché….. eversivo, traditore della …Patria e degli internazionalisti buonisti, fanfaroni.
Sì, sono uno che spera ancora di migliorare questo mondo sporco, inquinato, violento, brutale, ingiusto e feroce.