11 giu 2019

Immigrazione sì e immigrazione no, le scelte e le menzogne - ARDUINO ROSSI

Gli immigrati non sono profughi, il fatto è evidente, perché chi fugge dalla guerra resta vicino al suo Paese, per tornarci appena è possibile
In genere sono donne e bambini, non adulti e maschi, come capita oggi.
Invece ciò che cercano costoro sono gli euro, denaro di valore, ovvero salari alti, rispetto al loro Paese, che paiono favolosi, per il cambio, per chi ha salari di due o tre dollari al giorno a casa loro.
Loro hanno ragione a pretendere questi salari, ma poi, se ottengono qualche soldo in più, lo devono spendere qui da noi, perché la legge dei mercati finanziari sono dure e fanno sì che se l’Euro diventi una moneta forte, porta a alti salari rispetto a quelli dei loro Paesi, ma anche alti costi per acquisti e servizi, da noi.
Così più arrivano e peggio è per chi lavora ai margini della società, per la concorrenza: trovano solo lavori in nero, sempre peggio pagati e diventano manovali, malpagati, dei cantieri in nero o della malavita organizzata.
Poi l’welfare diventa insostenibile da noi, diventando troppo costoso per la spesa pubblica, favorendo un sistema di protezione sociale privato, sia per la pensione che per la sanità, con le assicurazioni.
Questo è un grande vantaggio appunto per le assicurazioni e le banche, ma per i ceti più deboli, che non si possono permettere di pagare queste assicurazioni, significa precipitare nella miseria nera, da Terzo Mondo.
Così l’immigrazione renderebbe più ricchi i padroni, con salari più bassi da pagare, la finanza, anche per il riciclaggio del denaro in nero e sporco, ma i ceti popolari, di nuovo arrivo o presenti da generazioni in Italia, in Europa, diventerebbero più poveri.
I buonisti, sia quelli clericali che quelli laici, queste cose le sanno bene e hanno i loro interessi dentro questa sporca operazione, detta accoglienza, infatti non rispondono con analisi e valutazioni razionali, ma toccando i buoni sentimenti, minacciando l’inferno a chi non è …ospitale, ovvero toccando i tasti irrazionali di sempre.
Non accettano dibattiti argomentati, discussioni intelligenti, perché non hanno motivazione sensate da proporre, ma giocano sui sentimenti e le emozioni delle masse, come appunto si vantava Adolf Hitler, mentre tengono per pochi gli argomenti, che sono finanziari e speculativi, che ricadono sulla pelle degli esseri umani più miseri.