11 giu 2019

Guerra e pace, ipocrisie e intrallazzi neocoloniali – ARDUINO ROSSI

La pace la si fa preparando la guerra, o da sempre funziona così il mondo, da quando esiste quell'animale di nome uomo: la guerra, da almeno 5 mila anni, entra nell'economia dei popoli, con il commercio degli schiavi, con il bottino da vendere sui mercati, con le armi da produrre e commerciare.
La guerra è diventato un grande affare, sempre più importante, il consumismo bellico ha trascinato la storia e la scienza, come per l'esplorazione spaziale, sospinta grazie a ricerca fatte su strumenti bellici, o oggi  per l'intelligenza artificiale, favorita dalla costruzione di robot killer.
Dire che il commercio delle armi non serve è un errore e certi regimi tirannici, teocratici diventano grandi consumatori di armi e trascinano l'economia mondiale è una verità: così si capisce perché certi personaggi impresentabili sono protetti dall'Occidente….democratico.
Per mutare tutto questo servono scelte diverse, intelligenti, di tutti noi e  bisogna lavorare non per la guerra, ma per la pace, in modo che i consumi e gli stimoli del mondo non siano più odio e potere, ma pace e giustizia.
Sto sognando, naturalmente e le guerre colpiranno sempre  il pianeta terra.