27 apr 2021

Il lavoro rende liberi.

Non è una battuta macabra, in ricordo di quella scritta sui campi di sterminio nazisti.
È un dato di fatto, ovvero quando si ha un lavoro, un reddito produttivo, si hanno dei diritti, mentre se ti danno un reddito alternativo per sostenerti, come il  reddito di cittadinanza, perdi il diritto a pretendere, sei schiavo della politica di chi ti mantiene, ovvero possono portare avanti politiche che ti mettono le spalle al muro, ti preparano il......... mattatoio sociale e tu devi tacere, devi subire.
Possono toglierti o ridurti il servizio sanitario, lasciandoti crepare senza cure in caso di necessità, possono preparare una dittatura economica e finanziaria e a quel punto scaricarti, ma tu non hai armi per difenderti, per esempio con lo sciopero.
Puoi sempre scendere in piazza a protestare, ma se fai troppo rumore ti schiacciano senza problemi e finisci pure male, fisicamente.
Per questo motivo è mille volte meglio essere degli sfruttati, dei manovali sporchi di terra e cemento, ma liberi di alzare la voce, che un disoccupato silenzioso e servile con il reddito di cittadinanza.
Loro ti hanno comprato il voto e tu non hai più altri diritti, in pratica ti stanno preparando la fossa e devi tacere, perché non hai voce, perché non hai un lavoro, una posizione sociale utile al sistema produttivo.
In pratica non esisti e potresti essere schiacciato come un insetto, quando il tuo voto non servirà più.