Solo la pena certa, non crudele, ma rieducativa, ridurrà la criminalità in Italia: per far questo serve il lavoro, arma da sempre utile per vincere la tentazione di commettere reati, appunto per non lavorare.
Il lavoro riduce o annulla il costo della reclusione, che potrebbe essere già oggi limitato con nuovi strumenti elettronici di controllo dei carcerati.
Quindi nuove carceri, con nuove forme di reclusione, da usare in modo coercitivo solo per i violenti, mentre per gli altri serve solo un continuo monitoraggio di ciò che fanno, limitandone il movimento sul territorio, per esempio.