La Prima repubblica e non solo, sono state un esempio di criminale gestione della cosa pubblica, mai nella storia italiana, forse neppure nelle invasioni barbariche, i potenti del momento si sono appropriato delle risorse di miliardi di euro, che sarebbero servite a far funzionare il Paese, dargli stabilità e sviluppo, protezione dell’ambiente, per decenni.
I miliardi sottratti hanno ingrassato una falsa classe imprenditoriale, che corrompeva, senza concorrenza, il sistema e riceveva vantaggi economici enormi.
Serve una logica nuova, che è favorita, almeno questa in modo giusto, dal neoliberismo trionfante a livello planetario: è l’occasione buona per tagliare tutti i vitalizzi, specialmente quelli ereditari, ma anche per andare alla caccia di patrimoni nati dalla corruzione, i ladri dei nostri soldi pubblici hanno dei figli e dei nipoti e si possono colpire sino alla quinta generazione, se si volesse applicare in modo corretto la legge.