C'è una condanna per plagio, poi abbiamo l'accusa più infamante, quella di personaggi al di sopra di ogni sospetto e in prima linea contro le cosche, che affermano di non averlo mai visto a Scampia.
Il grande ed eroico giornalista è un bugiardo?
Io invece mi chiedo altro.
Perché nessuno si è accorto, nel mondo della cultura, delle incongruenze letterarie di costui, nei suoi libri?
I plagi sono dei collage e gli stili si confondono, la sintassi è pure troppo articolata e confusa, anche i discorso sono lunghi e spesso non conducono verso conclusioni sensate, ma solo troppo articolate e confuse.
Perché nessuno si è accorto di questo, quando un vecchio professore delle Medie Inferiori avrebbe capito subito il trucco, dopo poche righe lette?
Diciamo allora che la truffa non è individuale, ma globale, ovvero è una grande farsa, per mostrare la camorra forte, scaltra e invincibile, ma a guadagnare sono quelli che riciclano: forse quelle forze economiche, la mafia dei colletti bianchi, hanno visto in Saviano un loro strumento.
Se volete possiamo togliere il termine "forse".