Io non credo che nella politica ci sia il potere, ma che a decidere siano altre cose, la cultura che sposa l'intelligenza che agisce attraverso la divulgazione di nuove idee, anche se in modo celato e in apparenza limitato, oppure credo che gli interessi economici comandino più di mille magistrati e parlamentari messi assieme.
Sarà una mia deformazione mentale, ma quando li sento parlare, giudici in particolare, ma anche politici, oltre a percepire i grandi limiti culturali, quelli colti sono morti da qualche decennio, noto limiti evidenti nei loro discorsi.
Non dico che siano stupidi, ma certamente particolarmente mediocri, miserelli, banali e pure legati alle meschine carriere insulse, di chi vive sulle spalle dei cittadini, con premi e riconoscimenti, anche con i soldi sporchi della corruzione evidente.
Invece credo che se le cose vanno male è colpa nostra, perché possiamo fare molto, contrastare questi miserelli e imporre scelte oneste e intelligenti al Paese.
Come vi chiederete?
In mille modi, ma anche lavorando con intelligenza, per esempio usando le nuove tecnologie: siamo nell'era dei robot e prepariamoci a usare questa bella intelligenza artificiale, le capre che si illudono di comandare sono negate, sono ridicole e si circondano di fanfaroni che non sanno schiacciare due tasti sulla tastiera di un PC.