In Italia mancano 370 mila tecnici, circa, ovvero gente che abbia fatto le scuole tecniche, almeno 5 anni di superiori ed a lamentarsi è la Confindustria.
Il fatto che il sistema italiano favorisce l'emigrazione di molti giovani italiani con i diplomi e le lauree giuste all'estero, perché i tecnici servono in tutto il mondo e i salari sono migliori a Nord delle Alpi, è la prova che abbiamo a che fare con un potere vetusto e fuori dalla realtà attuale.
Quindi la politica dovrebbe favorire l'ampliamento delle scuole per far studiare i giovani negli istituti giusti, ma questa politica, che darebbe il lavoro a quasi 400 mila giovani, non si vede, mentre si preferisce far arrivare dal Sud del Mediterranea milioni di disperati, che non solo non servono al futuro tecnologico che sta arrivando, ma sono adatti alla raccolta della frutta e dei cavoli, come si faceva nel Medioevo, ma non a guidare macchine agricole, ad aggiustarle.
Che la classe parassitaria al potere teme lo sviluppo tecnologico, come i vetusti e ammuffiti nobili temevano i cambiamenti tecnici e scientifici, è evidente.
Così sperano di fermare la storia con le masse di disperati del Sud del mondo, che li votino, magari nella versione islamista, come difensori del Medioevo islamico, dove loro, da buoni parassiti, si sentono al loro posto.