17 mag 2021

Guerre, finanza e conflitti di interessi.

Lo scontro tra Israele e Hamas, nella striscia di Gaza, fatto che sta riportando nelle piazze il popolo pro palestinesi, come ai tempi della Guerra Fredda, ha alle spalle tanti giochi criminali, speculazioni finanziarie e affari con tiranni e terroristi, che favoriscono i mercanti delle armi e le nostre economie industriali, che ricevono un grande stimolo dai traffici di bellici.
È interessante notare la posizione della Turchia di Erdogan, dell'Iran, ma anche della Russia e della lontana Cina, questi ultimi due in apparenza neutrali.
Poi abbiamo l'Occidente filo Israele e le masse islamiche esaltate dai soliti predicatori, che invitano i fessi ad armarsi e a partire, mentre loro restano al caldo e a letto, fatto storico, vecchio e conosciuto pure da noi italiani, nel passato. 
Pochi si sono accorti che in gioco, anzi, dentro questo strano affare militare e finanziario, abbiamo da tempo l'attacco disperato della.... povera Turchia, sull'orlo del baratro economico, alla Libia, all'Armenia, come se fosse tornato il sultano che vuole ricreare l'impero.
L'Iran è sempre in conflitto con il mondo, ma anche con i Paesi islamici sunniti, infatti pare che l'Arabia Saudita non si sia disturbata a difendere i palestinesi, in questo caso filo sciiti di Hamas, mentre il salvatore dei fratelli islamici è Erodogan, che vuole fare la guerra alla finanza mondiale, che sta facendo crollare la sua misera Lira Turca.
La Turchia sta soffocando economicamente, per questo motivo il dittatore Erdogan, poco scaltro, minaccia Cipro, la parte greca, minaccia gli armeni, ora Israele.
Ovvero attacca i popoli e i luoghi da dove la grande finanza mondiale muovono le loro pedine per accrescere il proprio potere economico, quindi quando minaccia Cipro, per esempio, sede legale di quasi tutte le società finanziarie che operano nell'Unione Europea, è come se il dittatore turco volesse spararsi un colpo in testa.
Cosi i grandi finanzieri armeni, ebrei, ma anche di tutte le religioni del mondo, lasciano fare al turco le sue assurde politiche militari, come può fare il gatto con il topo. 
Ora sta attaccando, con le armi pagate dagli iraniani, Israele e le stanno prendendo alla grande, mi sembra che i grandi speculatori mondiali si stiano divertendo, con logiche di guerra e pace, sulla pelle di interi popoli e se qualcuno li infastidisce, possedendo immensi patrimoni, lo fanno correre sino a farlo schiantare. 
Come finirà?
Anche se dei poverini scendono in strada con le bandierine, anche se altri personaggi urlano per la Palestina ferita, a vincere la guerra sarà sempre il....... denaro, come capita da quando esistono i soldi.
Le guerre premiano i trafficanti di armi, che fanno lavorare le industrie, che mettono in moto tutte le altre attività economiche.
Un tempo si diceva che "finché c'è guerra c'è speranza".
Quindi tutto serve per far funzionare questo assurdo mondo, tutti...... svolgono il loro ruolo, ovvero sono dei manichini di interessi speculativi.
Pacifisti o guerrafondai seguono logiche simili, qualcuno se ne accorge, ma altri, la maggior parte degli individui, si fa trascinare in questi conflitti senza capire il perché.
Forse è preferibile scendere in piazza per festeggiare la vittoria di una squadra di calcio, Covid permettendo, che urlare per la Palestina libera, tutto serve e tutto fa rumore per giustificare altre guerre e altre speculazioni, altri traffici di armi e di morte.