L’1% degli abitanti della terra detengono il 50% del Pil mondiale prodotto in un anno.
Il 10% detiene il 90% della ricchezza mondiale, se si arriva al 20% degli abitanti si avrà un 95% circa del Prodotto Interno Lordo.
Quindi ecco a voi una classe di ricchi, di 75 milioni, più 700 milioni di benestanti, 750 milioni di quasi poveri, che sopravvivono, con 6 miliardi di miseri e poverissimi, l’80% dell’Umanità, che rischiano il peggio.
Con la crescita del prezzo dei cereali, per esempio, avremmo carestie con morti a milioni per fame e per malattie correlate alla miseria.
La lotta alla povertà si fa rimettendo in discussione questo sistema economico, che affama gran parte dell’Umanità e tende a impoverire il resto, per far arricchire questo 1% sempre più.
L’immigrazione invece dà il risultato opposto a quello dichiarato dai buonisti: si tolgono risorse ai più poveri dei paesi ricchi, anche con la concorrenza alle risorse a loro dedicate, mettendo in conflitto i poveri locali con i migranti, pagando meno i salari di tutti e favorendo l’accumulo dei capitali dei ricchi e super ricchi.
E’ una questione di… mercato e matematica.