Ogni frase dovrebbe essere spiegata, ma costoro non lo sanno fare e preferiscono le espressioni retoriche, ridondanti, vuote di significato, ma ad effetto: "Atto di civiltà.....la scuola è più sola senza la legge sullo ius soli......il coraggio non è una virtù eroica, ma una manifestazione di intelligenza e di saggezza..."
Queste espressioni terrificanti e vuote, senza senso, che non possono superare le solite domande, dove, come e quando, condite con termini da retorica fascista, come coraggio, intelligenza, mi ricordano lo stile delle scritte sui muri, appunto del tempo di lui, il Duce: "Allungheremo lo stivale sino all'Africa Orientale.... se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi....vale più un giorno da leone (non da coglione) che cento anni da pecora..."
Dove, come e quando sono le domande che una persona intelligenza si deve fare davanti a qualsiasi frase, in questo caso le risposte sono facili e le battute pure: "Il coraggio....virtù logorroica, .....intelligenza e la saggezza di stu cazzo.....il dito medio, in un gesto di ...civiltà, non si deve confondere con un atto di sta minchia...."
Cosa stanno affermando questi dementi?
Di cosa stanno parlando?
Scusate se parlo chiaro, ma io stimo più le mie chiappe della classe insegnante, spesso ignorante e lecchina, servile e morta di fame....