La vendita del voto non è solo per i mafiosi, per i miseri, senza futuro, nelle periferie degradate, ma soprattutto nel pubblico impiego, infatti i premi, i passaggi di livello, rivolti soprattutto agli amici loro, sono stati dati ora, prima delle elezioni.
Questo è voto di scambio, storicamente in uso, lo faceva la DC, poi il PSI, oggi lo fa il governo del PD, ma lo stile è ancora quello.
Siamo noi che ci dobbiamo non vendere, non siamo capre al mercato della carne.
Tanti lo fanno, ma la nostra dignità, quella vera, è al primo posto, il nostro futuro e quello dei nostri figli pure: mandiamoli a casa, a calci in culo, togliamo a loro i vitalizzi, togliamo i privilegi e mandiamoli ai lavori forzati per i loro reati, con tutta la razza dei farabutti che li circondano.
Sto sognando, lo so.
So anche che voterete ancora Pd, o Forza Italia, i più coglioni sceglieranno Liberi e Uguali, poi si lamenteranno se non troveranno lavoro loro o i loro figli, la pensione non basterà per campare e vedranno la cara nonna morire sulla barella al pronto soccorso, perché non ci sarà posto in ospedale.