La
Borsa è tiepida, non si alza troppo, anzi pare bloccata e non
crolla, eppure le notizie sono buone e cattive allo stesso tempo: il
Pil nazionale cadrà ancora, mentre l’ultima asta dei titoli di
Stato è andata bene, con un calo degli interessi e la vendita di
tutti i titoli.
Il
mercato azionario pare invece addormentato, forse non crede troppo
alla recessione, né alla fine della crisi finanziaria, che è tutta
causata dal comportamento dei politici.
La
vera riforma in Italia non è ancora arrivata, ma questo fatto non
preoccupa gli operatori né gli imprenditori, che forse non sanno
dare risposte e sperare in un vero cambiamento: serve una scuola
pubblica valida, il premio a chi fa ricerca scientifica, bisogna
favorire la famiglia tradizionale e colpire pesantemente
l’inefficienza pubblica e la corruzione.
Gli
strupìmenti per far ciò ci sarebbero, manca solo l’intelligenza
per capire e la volontà per agire.