31 ago 2012

Disoccupazione in aumento per i giovani e per tutti



Il lavoro che non c’è e la disoccupazione dilagante stanno umiliando i giovani di oggi, i quasi pensionati e le donne.
La rivoluzione del lavoro in Italia la devono fare gli imprenditori, con una cultura ben precisa: quella della ricerca scientifica, delle nuove tecnologie applicate al mercato, di una classe lavoratrice preparata, addestrata, con una base culturale che li renda flessibili e non fissi come posto, fattore da scordare, incapaci di mutare ed evolversi.
Il lavoro c’è, basterebbe fare un corso da artigiano per diventare panettiere, falegname, fabbro, elettricista …..
Oppure studiare sino all’università, laurearsi in una materia scientifica, in ingegneria.
Qualcosa si trova, basta adattarsi e specializzarsi, veramente, anche diventando lavoratore autonomo, scordandosi la “nobiltà” di certe professioni e ricordandosi che non c’è disonore nel lavoro, ma lo si trova solo nel non lavoro, nella disperazione dei disoccupati che non si adattano.