Maria
Montessori fu una grande pedagoga, che fu tra le prime, se non la
prima a dare un’impronta educativa chiaramente originale per
l’epoca.
Dire
che il fanciullo è una persona completa, che ha delle energie sue,
da stimolare, dei valori morali innati, soffocati negli adulti era
quanto meno sconvolgente per un’educazione tutta repressione, anche
violenta, dove tutto doveva essere imposto non dall’autodisciplina,
ma dalla disciplina esterna, repressiva se era necessario.
Poi
la cultura che vedeva nel fanciullo uno spirito positivo si è
scontrata con la nostra realtà di oggi: i bambini dell’Ottocento
erano veramente esseri spontanei e liberi, oggi, quasi da subito, ciò
che viene dall’esterno, informazioni, suoni, rumori, modi di
pensare, spingono i bambini verso scelte da trasformarli in bambini
presto adulti, ovvero senza energie, indifferenti agli stimoli
positivi, aggressivi, senza valori morali.