La politica di Trump non è geniale, ma è scaltra, ovvero cerca soluzioni ai suoi problemi personali giocando in modo pesante, a carte, con il mondo: la scelta di istigare il regime Nord Coreano, da decenni dormiente, fa parte della sua stramba strategia.
Ora gioca pesante in campo arabo e si pone sulle posizioni filo israeliane, guadagnando la fiducia dei potentati economici ebraici, presenti negli Stati Uniti, ma non solo.
Così salva il suo potere personale, ma mette in subbuglio il mondo intero, facendo saltare equilibri diplomatici consolidati.