Si parla, anzi si straparla, di hacker russi, la faccenda è veramente ridicola, perché chi conosce, anche vagamente, Internet, sa bene che solo gli algoritmi selezionano e favoriscono alcune posizioni, alcuni argomenti, alcune parole chiave, oltre certamente qualche sito in particolare.
Tali algoritmi sono regolati dalle due grandi multinazionali del settore, Google e Facebook, quindi gli eventuali hacker, termine improprio che criminalizza chiunque scrive ed ha successo nella rete senza essere ufficialmente riconosciuto e benedetto, potrebbero far poco senza il ...permesso delle due grandi sorelle della rete.
Quindi se proprio vogliamo cercare dei colpevoli dobbiamo prendercela non con i russi, ma non gli statunitensi, invece la propaganda da parte dei soliti pennivendoli e dei soliti idioti che ne sparano tante, contro eventuali hacker che diffondono Fake News, deve essere appunto considerata in modo criminale.
È una grande bufala e penalmente perseguibile, bastano un paio di tecnici della rete per smentirla, perché è appunto, per i motivi sopra indicati, una Fake News adatta ai poverini con la demenza senile che non conoscono questo mezzo di informazione di nome rete: i corsi di alfabetizzazione informatica per anziani e anche per più giovani, risolverebbero la questione e farebbero ridere tutti, meno i giornalisti, che poverini sono spesso in difficoltà con il computer, i tesserati irriducibili e i bevitori accaniti del bar sport.