Bersani non perdona, è un duro e mostra i muscoli nella rossa, scusate ex rossa Emilia Romagna, a Reggio Emilia: accusa Beppe Grillo e Di Pietro di usare un linguaggio fascista.
Visto che il termine fascista è stato usato per decenni come insulto dai palchi, nei bar, nelle scuole, nelle fabbriche ed equivaleva a una scomunica senza possibilità di appello, la faccenda mi sorprende e mi fa un po' ridere.
Bersani torna a mostrarsi come è, un vetero comunista, rimbiancato: che brutta cosa.
I nemici sono tutti fascisti, ma visto che sono a sinistra e non a destra sono i .... traditori trozkisti, che poi fecero una brutta fine, ai tempi delle purghe staliniste, nei gulag sovietici, anche se non erano trozkisti, ma l'accusa era quella.
La storia si ripete ed è drammatico che un leader di un partito, che potrebbe diventare il primo partito italiano, usi ancora un linguaggio simile, scusate se lo dico, stalinista.