La
riforma elettorale è in alto mare e il Pd non va d’accordo con il
Pdl, mentre la destra prosegue nelle sue ricerche di coalizioni
politiche capaci di dare serenità e stabilità a un suo eventuale
ritorno al governo, ma questa volta con il centro, corteggiato anche
da sinistra.
L’Udc
pare sempre più vicina alla sinistra, dopo il disastro economico del
2011, mentre la finanza pubblica andava alla malora e il presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi si mostrava tranquillo.
Ora
Berlusconi è pallido e Alfano pare solo la sua sbiadita ombra, di
ciò che fu un tempo Berlusconi.