8 ago 2012

ragazzi Alcool e droga, adolescenza difficile e errori che si pagano


La preoccupazione dei genitori del giorno d’oggi cresce sempre più per i figli, che sono o stanno entrando in quel età critica che è l’adolescenza.
Ogni generazione, giunta all’età tranquilla della maturità, ripete che “ai suoi tempi le cose erano diverse”: erano tutti più responsabili, accorti, non erano così scapestrati.
Io vivo in una città di provincia, un tempo pacifica quasi addormentata.
E’ probabile che certe mode, molto diffuse oggi, fossero meno visibili un tempo: ragazze ubriache, giovani alterati dall'alcool o da altre sostanze, ragazzi ben vestiti e di “buona famiglia”, con la bottiglietta della birra in mano, già sbronzi prima delle 8 serali.
E’ facile scandalizzarsi, ripetere la frase: -Che Mondo è diventato! Tutto va a rotoli…-
E’ ovvio che, se il buon giorno inizia dal mattino, bisogna aspettarsi il peggio, ma per fortuna queste sbandate giovanili durano poco per la maggior parte dei casi: i ragazzi rientrano nella vita normale e sanno prendersi le loro responsabilità, subito dopo l’età della confusione, della”scemenza”, come dicono bonariamente i nonni tolleranti.
Questo non toglie che i genitori trascorrano intere nottate in bianco, lottano contro piccole “bestiole” ribelli a tutto: all'igiene, alla normale e basilare educazione.
Quanto serve reprimere? Quanto serve prevenire?
I poveri genitori sono spesso lasciati a loro stessi, con i loro complessi di colpa, accusati di tutte le malefatte dei figli: gli esperti li criminalizzavano, accusandoli d’essere troppo repressivi, permissivi, assenti, presenti, disponibili, paternalisti….
Abbiamo il tutto con il relativo opposto.
Forse le responsabilità stanno più nelle trasmissioni: televisive, nelle radio, nei video giochi..…..
I poveretti che devono fare il difficilissimo mestiere di papà e mamma si trovano a lottare contro gli idoli dello spettacolo, modelli e mode, spesso demenziali, ma i ragazzi che non seguono il branco sono definiti perdenti.
Noi adulti sappiamo che la verità è totalmente diversa, ma spiegarla ad un ragazzino in pieno marasma adolescenziale diventa un’impresa eroica.