I
terremoti colpiranno ancora e faranno tante, troppe vittime.
La
grande delusione sta nel fatto che, dopo qualche secolo, non si può
che attendere la risposta giusta di questa situazione: siamo canne al
vento, siamo come erba del prato che può essere tagliata.
Siamo
come i fiori del campo e gli uccelli del cielo: siamo esseri umani,
fragili e deboli, sempre in pericolo di precipitare in basso,
ammalarci, morire.
Quindi
sapere che madre natura si può permettere di considerarci degli
inutili moscerini da schiacciare può non farci felici, ma è la
realtà: siamo in balia di tutto ciò che potrebbe farci male.
Ogni
tanto bisogna ricordarlo e così creeremo molte cose buone, oneste e
pulite, senza vanagloria.