I
giornalisti si difendono come categoria, come i farmacisti, i
dentisti, i venditore di biancheria intima, i notai, i macellai, i
salumieri.
I
giornalisti si offendono: scende in campo il presidente dell'Ordine,
niente popò di meno... (popò?) e difende la nobile categoria con un
“guai”, così pare di capire, contro Grillo.
Grillo
non osi insultare i giornalisti, ma i signori giornalisti lo fanno:
sono spesso sono pure dei bravi pennivendoli, termine presente nel
dizionario utilizzato per definire certi “signori giornalisti”.
Eppure
la categoria è nota per campagne di stampa calunniatorie, in massa,
contro questo o quello, atto illegale e contrario all'etica della
categoria, sempre nobile e di valore.
Il
presidente dell'Ordine non si è mai accorto di nulla?
Per
caso, dopo i 120 milioni di euro del governo, non si sono scatenati
contro Grillo, che li vuole un po' a secco?
Chissà
come vanno le cose, comunque “guai” a Grillo e grazie al
presidente dell'Ordine che ci ha ricordato che Grillo ha dei diritti
costituzionali, non lo si sapeva: se non lo avesse detto il
presidente dell'Ordine avremmo creduto di essere in Siria.