La teoria dell'effetto serra fu formulata alla metà degli anni Settanta e si basava su un'ipotesi sensata e scientifica: l'anidride carbonica della combustione, prodotta in eccesso diventa un gas serra, ovvero provoca il riscaldamento del pianeta, perché i raggi del sole attraversano lo strato di anidride carbonica, più leggera dell'ossigeno e il calore che in questo caso si trasmette in onde energetiche e non in raggi solari, irraggiamento.
Il calore è intrappolato e devasta il clima, sciogliendo i ghiacciai, alzando i mari, aumentando la siccità, i deserti, ma complicando le correnti marine, con l'arresto della corrente del golfo che scalda il Nord Europa, con una glaciazione, dentro il surriscaldamento generale.
L'agricoltura avrà danni, l'acqua sarà rara, le tempeste e i cicloni, seguiranno le stagioni secche, con siccità.
Pare una maledizione biblica, una terribile conseguenza della stupidità e dell'arrivismo umano.
Eppure ci sono degli idioti che continuano a criticare le energie pulite, come il solare e l'eolico.