Scusate se voglio parlare di una questione complessa e ampia, forse "fumosa", astrusa, sicuramente cervellotica: la crisi dell'Occidente.
Stiamo assistendo alla fine del potere, del dominio, dell'Impero che controlla il mondo attuale?
Si possono dire tante cose, molte sciocchezze: confrontare l'epoca in cui viviamo a quella della fine dell'Impero Romano, dell'impero Bizantino o a qualche altro dominio antico.
Non siamo alla fine, non ci sono i barbari alle porte, forse sono già in casa, ma non bruceranno Roma, né saccheggeranno Bisanzio: l'Occidente, con la sua cultura razionale e la sua tecnologia, regnerà per molti altri decenni, forse per secoli.
La base del potere della nostra società è proprio la razionalità, che ha sposato l'oggettività con Galileo Galilei, generando la scienza moderna.
Sino a quando il pensiero dominante dell'Occidente si baserà sul
concatenarsi di causa e di effetto, possiamo stare tranquilli.
Sino a quando avremo l'abitudine di ragionare, analizzare con intelligenza e ritenere che non esiste nulla che si possa ritenere al disopra di una valutazione critica, ma cercheremo sempre spiegazioni a tutto, continueremo a "governare" il mondo, nel bene e nel male.
Ovviamente non faccio un discorso di razza, ma di cultura adatta a guidare, a imporre agli altri popoli le proprie opinioni, la propria economia.
Gli altri popoli possono solo seguire il nostro pensiero o restare nel Medioevo: non riesco ad immaginarmi un Terzo Millennio "velato" e con tante lunghe barbe di imbecilli farneticanti e fanatici.