18 ago 2012

Le pensioni stanno diventando un dramma nazionale,



Le pensioni stanno diventando un dramma nazionale, eppure le soluzioni ci sono: forse si dovrebbe lavorare proprio sulle nuove generazioni, ovvero favorire le famiglie che hanno voglia di figli.
Investire per il futuro è credere in una ripresa delle nascite, non come semplice aumento demografico, ma come sviluppo delle possibilità per l'avvenire.
Rendere meno rigido il mondo del lavoro è la seconda possibilità, ovvero favorire quelle forme di impiego per i non più giovani, contrastando quei luoghi comuni che sostengono: solo a vent'anni si ha una carriera d'avanti.
Con un po' di buon senso ci si può permettere a quasi tutte le età di essere intraprendenti.
Una forma valida potrebbe essere uno snellimento delle forme di uscita dal lavoro, come impieghi a part-time con un parziale pagamento della pensione, sino allo scivolamento, in età avanzata, nella totale inattività lavorativa.
Ognuno potrebbe ridurre la sua presenza nel mondo del lavoro, con l'avanzare degli anni, scegliendo così tra un maggiore guadagno o più tempo libero.
Si dovrebbe trasformare il pensionamento da una separazione drastica dal mondo del lavoro in qualcosa di più elastico, variegato, anche non definitivo: favorendo tutte quelle forme di collaborazione dei pensionati presso le loro ditte di origine e non.
Si potrebbe pure concedere ai pensionati di aprire attività, conservando interamente l'assegno pensionistico e se lo desiderano, pure continuare a pagare i contributi, per avere una maggiore rendita in futuro, scegliendo anche per pensioni private, con riduzioni fiscali.
Tutto questo dovrebbe essere libero al punto che ognuno potrebbe valutare cosa fare e non trovarsi nel mondo del lavoro come in prigione.