27 ago 2012

Cronaca nera . la criminalità, indulto, amnistia e le carceri piene


I criminali agiscono senza pietà e colpiscono: uccidono per poco o nulla, rapinano anche pochi soldi.
Esiste una delinquenza disperata che non ha pietà per nessuno, nemmeno per le loro vite balorde, senza scopo, da animali feriti e pericolosi.
Non è colpa dell'Indulto, della carceri svuotate, ma dell'impossibilità di far rientrare nella normalità chi da tempo non ha più nulla di normale ed è solo in ricerca di una sopravvivenza giornaliera, tra l'emarginazione completa e i modi vuoti, insensati di un'esistenza inutile.
Chi ha già alle spalle anni di carcere, di "randagismo" senza scopo, di alcolismo incurabile, di tossicodipendenza sfrenata è spesso un uomo privo di freni inibitori, è capace di tutto.
La violenza di chi non ha trovato un posto in questa società, bisogna dire, esclusiva ed esclusivista, può far paura, ma la risposta repressiva a poco serve, se non ad accrescere l'odio e a favorire le azioni insensate e brutali, quanto disperate di costoro.
La prevenzione deve essere la risposta principale: solo cercando di reinserire nel mondo del lavoro, dando dignità a chi non è a più da anni, chi non ha più spazi sociali ed umani sui cui contare.
Il lavoro è la prima forma di recupero per tutte le devianze: droga, alcolismo, ma pure malattie psicologiche e psichiatriche potrebbero avere uno sbocco.
Il problema è questo lavoro che non c'è, sempre insufficiente per tutti.
E' questo bene così prezioso e così importante che potrebbe dare spazio e futuro a molti senza futuro.