L'Europa
è malata: è caduto il muro di Berlino, ma da allora, oltre a
qualche rigurgito violento e nazionalista ad Est, non ci sono
movimenti innovativi.
Pare
tutto vecchio e da qualche decennio in Europa non c'è nulla di
vivace: esiste un movimento repressivo verso le forme culturali
veramente alternative e verso la libertà di opinione, da parte dei
soliti censori.
Non
è una censura gestita dai burocrati, come quelle del passato: era
una censura facilmente superabile con mille stratagemmi.
Questa
è una censura leggera, sottile, vigliacca, che si basa sulla
menzogna, sulle banalità che passano di bocca in bocca, o fornite
dai mezzi di comunicazione di massa.
Oggi
pare che l'Europa dorma un sonno insulso e pericoloso: non ci sono
analisi che comprendano cosa sta capitando.
Io
sono sempre convinto che in Europa ci sia un'anima nera, coperta a
mala pena da un buonismo facilone e sciocco: in questo continente,
faro per secoli della civiltà, ci sono stati tanti crimini contro
l'Umanità.
L'elenco
è lunghissimo: stalinismo, fascismo, nazismo, colonialismo, guerre
di religione, sfruttamenti economici di interi continenti, etc....
Ora
vogliamo far credere che siamo diventati buoni?
Forse
vogliamo avere un aspetto decente, da brave persone, se poi avverrà
qualcosa di terribile non ci riguarderà.
Cosa
potrà capitare?
Il
solito: le stragi, le pulizie etniche, le persecuzioni contro le
minoranze.
Tutto
deve essere nascosto, altrimenti ne va del buon nome dei paesi
democratici, tanto, tanto per bene.