27 ago 2012

Gesù Cristo e le risposte della fede


Voglio tornare sulla questione dello scontro tra laici e mondo religioso, cattolico e non: siamo in piena lotta tra i valori di un mondo che ha alle spalle duemila anni di storia e un relativismo sociale, umano, oggi trionfante.
Oggi pare che tutto sia uguale: esistono atteggiamenti e facilonerie per affrontare l'esistenza.
E' un modo di vivere molto triste, senza speranze, ma soprattutto confuso e stordito dal rumore di tutti i giorni.
Non si ha mai il tempo di fermarsi, di pensare a quello che stiamo facendo.
Abbiamo farmaci contro la paura, contro l'ansia e l'angoscia, ma non sappiamo capire cosa stia dietro alle nostre paure.
Si rischia di vivere e morire senza capire chi siamo e dove andiamo: non ci si pone il perché siamo al mondo, fa troppo paura.
Forse il relativismo trionfante non si adatta con la razionalità critica del pensiero Occidentale, ma certamente si calza bene con il consumismo e il bisogno di convivenza tra culture diverse, che si incontrano e si cozzano su Internet.
Il bisogno di rapporti, mordi e fuggi, senza radici né avvenire, si incastra con la necessità di mobilità, sociale ed economica di oggi: pare tutto precario, come certe scenografie, pronte ad essere smontate.
La religione cristiana invece ha duemila anni di storia e la mente nell'eternità: sono due realtà molto diverse e sicuramente non si capiscono.