13 ago 2012

Lavoro, famiglia e figli, la politica è assente.


Finalmente potremo tutti parlare poco di politica e più di questioni "vere", come la famiglia, con i suoi problemi economici.
Si parla, si chiacchiera spesso della necessità di dare figli a questa società che sta invecchiando.
Ricorda un po' il vecchio discorso, noto a qualche generazioni passate: armiamoci e partite.
Sono sempre gli altri che devono fare, sacrificarsi.
Tutti, intento tutti quelli che hanno figli, sanno quanto sia difficile oggi crescere dei mocciosi: un tempo c'era la famiglia allargata, il cortile, il borgo, il paese, i bambini erano di tutti.
C'era un rapporto positivo tra ognuno per badare ai ragazzini: la vigilanza era buona ed attenta.
Oggi le famiglie sono sole a crescere i propri bambini e tutto costa economicamente, pesa tanto sul bilancio familiare: sono mazzate per l'asilo nido, per la scuola sino all'università, per dare un futuro decente a questi ragazzi.
Oggi i giovani, giustamente, devono essere almeno diplomati, se possibile laureati con corsi post laurea.
Si rischia di doverli mantenere sino a trenta anni: alla fine questi ragazzi hanno ottime possibilità, ma che fatica per tutti.
Lo Stato dov'è?
Nonostante le tante promesse elettorali è giusto che sia presente anche aiutando, non facendo l'elemosina, chi si avventura nel difficile compito di genitore.
Sarebbe già molto lasciare ai papà e alle mamme le già tante preoccupazioni per il futuro, per l'educazione, per la salute:  non carichiamoli troppo con le fatiche del bilancio delle entrate e delle uscite.