Benedetto XVI ha preso il nome da Benedetto XV, il papa che condannò l'inutile strage della Prima Guerra Mondiale, senza riuscire ad impedirla.
La pace è ancora in pericolo?
Probabilmente lo sarà sempre: i rumori di guerra e le guerre perseguiteranno l'umanità sino alla fine dei tempi.
Lavorare per la pace significa combattere contro molte cose: assurdità, balordaggini, scemenze.
Questo Papa, piccolo, cortese come un vecchio professore di altri tempi, si sta impegnando, nonostante le interpretazioni in mala fede delle sue frasi.
Qualche facilone si è divertito a deriderlo per la sua pronuncia germanica o per la sua fama di teologo inflessibile, duro e puro.
Era una montatura dei soliti "cari" giornalisti, sempre pronti a creare caricature per scopi non sempre limpidi.
Ora tutti vediamo che il burbero e d'acciaio Ratzinger era solo un uomo pacato e timido.
Personalmente lo considero simpatico, ma soprattutto colto e intelligente: due virtù sempre più rare, quasi introvabili.
La forza della ragione, della parola accorta, può vincere sulla rabbia?
Lottare per la pace forse è frustrante, spesso le inutili stragi avvengono, nonostante che si urli nel deserto la verità e si avvisi i grandi del mondo, inutilmente.
Benedetto XV non ebbe "fortuna", la Prima Guerra Mondiale scoppiò, nonostante i suoi appelli: speriamo che Papa Ratzinger abbia più ascoltatori attenti.