Stanno dividendo il Paese tra sostenitori della famiglia tradizionale e queste nuove forme alternative di convivenza, meno impegnative, tipiche di questo periodo storico, che si basa sul provvisorio, sull'istante che fugge.
E' divertente osservare che qualcuno ha rispolverato un linguaggio da guerra di religione e da rivoluzione francese, quando essere laico significava essere nemici dei "codini" e dei preti.
Ora non si capisce cosa hanno a che fare i Pacs con la Santa Inquisizione,
con la caccia alle streghe, con l'oscurantismo (termine del "tardo"
Ottocento).
Si sa che in amore e in guerra tutto è lecito: allora io "sparo" le purghe staliniste, le fucilazioni dei poveri contadini della Vandea, gli insulti e la furia iconoclasta di tutti movimenti rivoluzionari degli ultimi secoli,.....
Non amo i cavoli, specialmente a merenda e so bene che questi fatti sono diversi, lontani nel tempo e nello spazio, in luoghi geografici distanti: soprattutto non hanno nulla a che fare con i matrimoni dei gay.
Inoltre perché il Papa non potrebbe parlare? Parlano tutti in Italia.
D'accordo è un tedesco e ancora una volta esce il solito razzismo anti-germanico: quando si deride un popolo con stereotipi banali, accusando un'intera nazione di certi vizi e abitudini si fa del razzismo.
Perchè non si discute invece dei costi sociali ed economici che questa riforma porterebbe nel nostro bel Paese, sarebbe ben più interessante.