24 gen 2018

Liberi e Uguali, avanzi storici che si dicono nuovi? - ARDUINO ROSSI

Quando non si hanno analisi politiche, ma solo luoghi comuni, banalità e retorica tanto pomposa quanto ridicola, retorica e buffa, anzi da sceneggiature, come “atti di civiltà……idee progressiste……diritti  del ….”, si finisce  per essere facilmente sbeffeggiati.
Le analisi sociali e le risposte politiche che ne conseguono sono vincenti, mentre la scelta di riempirsi la bocca di frasi vuote serve solo a infinocchiare gli idioti: già definirsi liberi e uguali, ma non mettere in discussione i privilegi di casta e tutto un sistemi di favori, pubblici e parastatali, porta alla perdita di credibilità.
Dietro questo …partito, o meglio questa ammucchiata, abbiamo la sinistra storica di vecchia origine, ma ormai sempre più intenta a difendere posti pubblici e favori….privati, senza, appunto, mettere in discussione il sistema dei faccendieri, che impongono i loro costi, come i bancarottieri, ai cittadini onesti.
Dopo aver approvato, per decenni, leggi che toglievano diritti ai lavoratori parlano di lavoratori, ma senza specificare cosa vogliono fare per costoro.
Ormai questa è una forza politica posta in difesa di vecchi privilegi e si è arroccata in vecchie posizioni, sputando frasi prive di significato, se riviste con un minimo di attenzione, senza programmi a favore dei diritti dei lavoratori.
Sono interessati a mantenere le loro posizioni …personali, i posti in Rai per esempio e nelle pubbliche amministrazioni  da privilegiati?
Vedete voi,  analizzate e giudicate.