16 ago 2012

Giornali, quotidiani, informazione poco libera



C'è in corso la guerra delle informazioni: dati e argomenti, gusti e preferenze, anche banali, sono spiati, cercati, analizzati In questa era chi controlla le informazioni, le banche dati detiene il potere.
La legge sulla privacy è purtroppo difficilmente applicabile: è troppo importante la posta in gioco e sapere, capire e agire sulla vita delle persone è troppo allettante.
Si va dalla gestione della pubblicità mirata sino al controllo degli uomini che contano: politici, ricchi imprenditori sono sicuramente facile vittime di queste realtà.
Pure i cittadini comuni possono subire il "grande fratello" che potrebbe monitorare tutti: non è tanto lo scenario di un futuro fantascientifico, futuribile, ma pure un fatto tragico che ci riguarda tutti già oggi.
Più gruppi di potere potrebbero iniziare a farsi guerra con dati raccolti illegalmente: corrente politiche hanno già iniziato a scontrarsi, a minacciarsi, e gridare vendetta.
In guerra e in amore tutto è lecito: ci si può scandalizzare e strappare le vesti se a spiare sono gli altri, poi la tentazione è forte per tutti.
Guardare nelle carte, nella vita privata, nelle finanze degli avversari è troppo stuzzicante: non rimane che sperare "nell'onestà" degli spioni e facciano uscire allo scoperto tutto il marcio del Bel Paese, non solo veleni e calunnie.