Esiste il problema dei finanziamenti esteri alle comunità islamiche italiane: è un problema che si muove lungo i binari di una guerra che non ha nulla di religioso, la guerra del petrolio.
Io insisto, continuo ad insistere: è il controllo dell'oro nero che sta alla base di quello che è stato definito come "scontro tra civiltà".
Sicuramente chi controlla le moschee e le scuole coraniche controllerà la
folla dei fedeli: non voglio dichiarare che chi paga comanda, ma sicuramente spinge in un senso o nell'altro la gente di Maometto.
Tutto è iniziato quando qualcuno si è accorto che il petrolio disponibile attualmente non è sufficiente per tutti, oppure conviene renderlo scarso per speculare.
Da quel momento è iniziato un conflitto che sino ad allora si era limitato ad una semplice lotta per la Palestina e Gerusalemme, tra Israele e gli Stati arabi.
I mussulmani italiani potrebbero essere un elemento eversivo?
Non entro in una questione così complessa e delicata.
Invece sono interessato a capire esattamente chi sia alle spalle di questi finanziamenti e se non riguardino anche gruppi politici nazionali italiani.
Come al solito voglio capire sino in fondo.
Perché non dovrebbero arrivare soldi anche ad italiani?
Sempre se esistono non li chiamo rinnegati o traditori, ma solo "comprati" o "venduti".
Questa mia ipotesi è tutta da valutare: non è da prendere troppo seriamente, se volete.
Finanziamenti "misteriosi" giunsero nel nostro Paese durante la guerra fredda.
Oggi non è più così?