17 ago 2012

Lavoro cercasi .... disperatamente, a tutti i costi.



Il lavoro è e sarà ancora per molti anni il principale dei problemi per la maggioranza delle persone: può essere duro, inadeguato, può essere mal pagato.
Spesso è in nero o precario per i giovani e per i poveracci che non sono ancora giunti alla pensione, hanno più di cinquanta anni, ma sono senza un posto fisso.
In questa situazione, dove ognuno pensa solo ai suoi problemi, appare sempre più, con una certa evidenza l'arroganza, oso dire, vigliacca da parte dei nuovi caporali: i dispensatori del lavoro in tutte le situazioni.
Possono essere dei veri caporali, nel senso mafioso del termine, che gestiscono il lavoro illegale, quasi sempre di clandestini, nell'agricoltura e nell'edilizia.
Possono essere e lo sono spesso, dei datori di lavoro con pochi dipendenti.
Chi ha un po'di potere oggi lo fa valere, specialmente quando questo è
legato ai favoritismi dei potenti, che usano come pedine idioti maledetti.
Gli onesti e coloro che mantengono una loro dignità soffrono parecchio,
specialmente in realtà un tempo protette.
Io accuso, senza mezzi termini, la politica ambigua dei sindacati: da
quando sono interessati alla gestione diretta degli enti pubblici, sono entrati, sempre più in squallidi giochi di potere.
La base sindacale è ancora pulita, ma i vertici, sempre più impegnati in carriere politiche, si sono scordati dei diritti elementari dei lavoratori.
Alzare la testa significa subire?
Temo di sì, non c'è molto da sperare.