18 ago 2012

Pubblico impiego - dirigenti e meriti con demeriti


Si parla tanto dei dirigenti del Pubblico Impiego: guadagnano poco, guadagnano tanto.
Qualcuno ha proposto di porre un limite alle loro "rendite", ritenute eccessive.
Altri hanno protestato, sostenendo che bisogna premiare il merito, ma il punto è proprio questo.
Come si misura il merito nel pubblico impiego?
Con dei dati statistici?
Con dei risultati "oggettivi", ufficiali e non "contestabili"?
Nel privato la realtà di mercato non perdona: chi sbaglia paga, perché è la stessa azienda a trovarsi in difficoltà.
Quando un dirigente privato causa danni, non sa dirigere, o se ne va o la società fallisce.
Nel pubblico invece bisogna rispettare dei valori che ricordano un po' i piani quinquennali sovietici: basta raggiungere dei risultati programmati, ma non c'è un mercato che punisce o premia chi lavora bene.
Ovviamente questa cultura ha degli esiti discutibili, che cadono su tutti i lavoratori: i premi e i discrediti scelgono strade strane.
Il valore è riconosciuto?
Sì, quello dei soliti amici degli amici.