Nel 1789 in Francia il popolo di Parigi insorse perché pretendeva tre cose: libertà, uguaglianza e giustizia.
L’Occidente maturava da secoli questi “sacri” valori e per essi in tanti sono morti, in troppi si sono mascherati dietro di tali ideali per commettere crimini contro l’Umanità, nascondendo il loro volto di tiranni sanguinari.
Nonostante quello che è passato ora l’Occidente pare che si arrenda e in nome di un non bene definito sincretismo, assorbe idee, concetti, atteggiamenti di altre culture: è tutto positivo, tipico delle civiltà mature, ma spesso questa tolleranza porta a rinnegare proprio questi tre grandi valori.
Dall’Oriente giungono atteggiamenti velatamente, ma non troppo, classisti, razzisti, anti femminili.
Nascere perché si proviene da altre vite può sembrare affascinante, ma contiene un principio chiaro: si è figli di presunte colpe di esistenze precedenti e se ne portano le conseguenze.
Infatti non si può protestare contro il mondo, contro chi ci tratta male, per ingiustizie palesi, ma solo con noi stessi, che ne favoriamo o ne abbiamo favorito i comportamenti.
In pratica se uno nasce in situazioni misere, come l’infanzia abbandonata, o in realtà di degrado estremo è lui il responsabile, per colpe dovute al suo karman.
La rassegnazione di fronte al male degli orientali, che tanto ci scandalizza, dipende anche da questo.
Inoltre c’è un fatalismo asiatico che sta prendendo piede anche da noi.
C’è l’avanzare di altri atteggiamenti discriminatori, che in tempi passati avrebbero mosso milione di donne e le avrebbero fatte scendere in piazza: parlo delle limitazioni imposte alle donne da parte della religione islamica.
Non vedo risposte adeguate a queste ingiustizie.
E’ proprio il declino dell’Occidente?