In Siria l’Occidente gioca in modo
sporco e questo fatto è risaputo, infatti non si sa chi fornisce le
armi ai ribelli, che sono bene armati e bene addestrati, non sono dei
pivelli, per combattere l’efficiente esercito siriano in grande
difficoltà.
La questione è sempre quella.
Chi sta dietro alle varie fazioni
siriane?
Si parla di Al-Qaeda, ma chi finanzia
oggi Al-Qaeda?
Il regime siriano ha alle spalle
l’Iran, nel suo disperato tentativo di resistere a questa ondata
sovversiva degli …. Stati canaglia.
Certamente queste rivolte sono
organizzate e dietro abbiamo le politiche degli Stati occidentali,
primi fra tutti gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia: la
crisi economica globale ha creato difficoltà a molti popoli, in
particolare nella fasce di chi è povero, ha da mangiare, ma ha
appena lo stretto necessario.
Così il costo dei cereali spinge alla
fame molti che vedono nei regimi dominanti la cause di tale
situazione.
I popoli arabi però sono stati armati
e istigati a sollevarsi contro i governi assolutisti, vecchi di
decenni, ma ora odiati da un fondamentalismo che li vede i nemici
della fede, i venduti agli infedeli e con le armi Occidentali fanno
cadere tali dittature, ma si rischia di frammentare i poteri in tanti
gruppi in conflitto tra loro.
In Libia c’è il rischio che il Paese
entri in una guerra civile, mentre in Siria a pagare sono le
minoranze cristiane, isolate e disprezzate.
La politica dell’Occidente è quella
di creare nuovi equilibri nella regione, liberandosi di vecchi
tiranni,usati in passato, ma oggi scomodi, ma questo non porterà
nella regione libertà e democrazia, tanto meno libertà di
religione, anzi, avremo conflitti feroci, etnici e religiosi nella
zona.
Per i mercanti di armi sarà un grande
affare, ma per i civili e per la pace mondiale sarà un guaio.
Alla fine, terminate le risorse della
regione, chi prenderà il potere in quei luoghi?
Altri tiranni, che verranno abbattuti
alle prossime occasioni.