La libertà di esprimere il proprio parere va bene, ma solo per date condizioni, mentre la logica della censura, figlia dei poteri corrotti, che non amano critiche, si insinua sempre dentro tutte le situazioni.
Il potere politico appare sempre corrotto, sporco, disonesto e anche in mano a degli incapaci.
Perché questo fatto è da sempre una terribile realtà?
Imperatori tarati, nobili viziosi, pigri e burocrati manici e ossessionati da regole insensate comandano da sempre, non favoriscono cambiamenti, ma solo la conservazione di poteri anacronistici.
Solo la libertà di critica ci salva, o meglio mostra le contraddizioni di chi comanda e ne favorisce il cambiamento, con qualche vantaggio sociale ed economico per tutti.