14 feb 2018

Nazionalismi e guerre future, per dare impulsi all’economia - ARDUINO ROSSI

Il consumismo bellico, ovvero la guerra usata per dare stimolo alle nostre economie, fa parte del gioco economico del mondo umano da sempre e in particolare dalla nascita delle prime civiltà, circa 5 mila anni fa.
I mercanti e i commercianti si arricchivano mentre i guerrieri morivano, poi il bottino di guerra rendeva molto, dagli schiavi alla mercanzia: si facevano le guerre  spesso, forse solo, per questi motivi.
Dopo decenni quasi felici di consumismo vero, quello dei beni di consumo, la guerra sta tornando ad essere il motore dello sviluppo, non trovando altro, per limiti culturali e di intelligenza, anzi, la guerra  era di sottofondo anche negli anni felici….della Guerra Fredda, dove, per la prima volta  negli ultimi 2mila anni, non ci sono stati conflitti militari nell'Europa Occidentale, per almeno tre generazioni, mentre prima ogni generazione aveva la sua guerra.
Invece i conflitti nazionalisti sono sempre più neocolonialisti e si combattono in Africa e in  Medioriente, per il petrolio e il gas oggi, un tempo era per i giacimenti di carbone, prima per avere grandi territori e tanti sudditi da tassare.
Le guerre hanno sempre fini economici, mai….umanitari o di difesa della civiltà, della libertà o delle religioni.